Pagliaro - Martino. La mente non localizzata. La visione olistica e il modello mente-corpo.

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L'opera:

Questo libro non è stato scritto per chi vuole certezze o per chi crede nel dogma dell’og­gettività. È un libro che porta al dubbio, che vuole stimolare la curiosità, che sollecita l’esplorazione in nuovi territori della salute e della malattia e che invita a riflettere sulla precarietà conoscitiva presente in ogni teoria.
All’interno di questa cornice sono presentate le ricerche e le architetture teoriche del modello mente-corpo, un nuovo modello che più che legittimare la propria esistenza si pone l’obiettivo di guidare lo sguardo del clinico verso la definizione di sempre nuove e più soddisfacenti prospettive.
Siamo di fronte ad una svolta che, soprattutto in ambito sanitario, sta trasformando radicalmente la concezione della salute, della malattia e della cura e che consentirà la realizzazione di nuovi e più efficaci interventi sul benessere .
Questo cambiamento segna il passaggio da una rappresentazione del concetto di salute e di  malattia centrata su una dimensione rigorosamente biologica e localizzazionista, ad una rappresentazione più completa e soddisfacente, capace di collegare i processi fisiologici e biochimici non solo alle complesse interazioni proprie dell’organismo e dei processi sociali che modellano l’individuo, ma anche alle interazioni tra l’individuo e l’universo di cui siamo parte. Questa nuova visione, coerentemente con i principi della fisica quantistica, introduce due importanti concetti: quello di mente estesa  e quello di energia.
Come esseri viventi siamo frazioni processuali interconnesse che compongono quel complesso tessuto intelligente, senza inizio e senza fine (che è la dimensione energetica più sottile), che da tempo molti fisici quantistici chiamano Mente.
L’individuo descritto come unità mente-corpo non appare più come una entità separata dal resto, ma piuttosto come una entità processuale, in continuo interscambio con la realtà circostante e con tutti i livelli in cui essa è articolata. Perfino i neuroni e i geni, come evidenziato da alcuni ambiti di ricerca delle neuroscienze e dell’epigenetica, sembrerebbero rinnovarsi continuamente nell’interazione contestuale e ambientale, dimostrando la profonda interdipendenza esistente con l’ambiente circostante.
In questa nuova concezione, la mente individuale è estesa all’intero organismo ed è parte, al tempo stesso, della dimensione energetica e mentale più vasta, acquisendo così la caratteristica di non localizzazione. Da qui la definizione di mente non localizzata.

Gli autori:

Gioacchino Pagliaro – Psicologo, psicoterapeuta. Direttore del Programma di Psicologia della A.U.S.L. Città di Bologna. Professore a contratto di Psicologia Clinica presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Padova. Ha viaggiato in Cina e Birmania e si occupa dell’applicazione della meditazione e delle tecniche non convenzionali in Psicologia Clinica e in psicoterapia.

 

Elisa Martino – Psicologa, Psicoterapeuta in convenzione presso l’A.S.L. della Provincia di Sondrio. Ricercatore Associato presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interattivo-Cognitiva di Padova. Formatrice su tematiche psicosociali, è autrice di articoli e pubblicazioni sulle dipendenze, sulle devianze e sull’approccio narrativo in psicologia.

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