Questo lavoro è stato svolto da docenti e cultori della materia che operano presso l'I.U.A.V. nei corsi di Progettazione dei Sistemi Costruttivi-Laboratorio di Costruzione dell'Architettura e di Tecnologie del Recupero Edilizio.
L'esperienze maturata nell'attività didattica presso l'Università, oltre a quella professionale, ha spinto gli autori ad affrontare a livello teorico alcune problematiche inerenti alle operazioni di recupero edilizio.
Le esercitazioni svolte negli anni dagli studenti su cantieri in corso hanno costituito un "osservatorio" privilegiato sulle attività di recupero dell'area del Triveneto (e in alcuni casi dell'Emilia Romagna), specialmente per quanto riguarda le modalità di approccio e di conoscenza dell'oggetto edilizio. In molti cantieri esaminati, si sono rilevate grandi e ripetute lacune a livello operativo: imprecisione nei rilievi, scarsa conoscenza fisica dei manufatti, mancanza di documentazione sulla storia e sulle trasformazioni avvenute negli edifici. Lacune che sono, per lo più, la causa di progettazioni e scelte di riuso inadeguate.
Sulla spinta proprio di questi esempi negativi, si è voluto ripercorrere, in questo volume, le varie fasi che caratterizzano il progetto di recupero, dalla ricerca dei dati relativi alla conoscenza dell'edificio, alla loro elaborazione, alla considerazione delle operazioni di integrazione e modificazione funzionale, fino alla individuazione dei metodi più affidabili di consolidamento e di rinforzo degli elementi strutturali.
Oggetto di studio è, innanzitutto, l'intervento sul costruito storico, sull'ampissima gamma di manufatti edilizi presenti nel nostro territorio, estremamente varia per caratteristiche costruttive, strutturali, tecnologiche e per condizioni di degrado. È questa grande varietà di condizioni e di situazioni che impedisce, al contrario di quanto avviene nell'edilizia di nuova costruzione, di codificare, standardizzare ed estendere all'intero costruito storico le metodologie di intervento di casi edilizi paradigmatici. Ogni edificio di vecchio o antico impianto è un caso a sé, che, come tale, deve essere analizzato e valutato.
Ricordo a quanti leggeranno il presente volume che l’intervento sull'esistente richiede cultura e capacità, che ovviamente non si acquisiscono in poco tempo, ma, soprattutto, grande rispetto verso quei manufatti e tessuti edilizi carichi di storia e, anche se degradati, pieni di vita.
Oltre alla curatrice, Patrizia Paganuzzi, hanno collaborato alla stesura del volume: Simonetta Chiovaro, Barbara Quadrelli, Cristina Martinello, Piero Michieletto, Alberta Baldin, Roberto Filipaz, Margherita Bertotto, Massimo Bottacin.